Ci siamo ritrovati, noi della FIAB di Siena, attorno a un tavolo ben apparecchiato, con il sorriso di chi sa che la vera avventura non è mai davvero finita. Giovane vecchia associazione, ci chiamano, e forse un po’ è vero: età media sopra i sessanta, ma spirito che sfida ogni contachilometri, sempre in sella tra salite, discese e qualche curva a gomito.
La serata? Un vivace collage di racconti. Saluti che si trasformano in cronache epiche delle avventure dell’anno: “Ti ricordi quella sterrata, all’Elba, nel bosco? Tra i rovi sembrava d’essere in un documentario sulla giungla!” Oppure le classiche, intramontabili, confessioni di “acciacchi e nipoti”: ginocchia che cigolano come vecchie catene e figli che ormai pedalano da soli, lontano, ma mai troppo per non essere raccontati con orgoglio.
E poi il futuro, che tra un bicchiere di vino e una battuta, sembra improvvisamente più luminoso: meno macchine e più biciclette, sogni di destrieri d’acciaio, leggeri e magnifici, pronti a riconquistare strade e cuori. Un futuro dove il pedalare sarà simbolo di salute, prevenzione pura e un po’ di quella libertà che parte dalle gambe e arriva dritta al cuore.
Ma non si è parlato solo di chilometri. C’era spazio anche per riflessioni sul tempo che passa e su come reinventarsi, trasformando ogni giornata in un viaggio, che sia su due ruote o nelle pieghe della vita. E allora giù di idee, di risate, di brindisi e promesse: “L’anno prossimo tutti sulla Francigena, eh? E niente scuse!”
Grazie a tutti per questa serata speciale, dove la FIAB di Siena si è dimostrata ancora una volta più di un’associazione: una famiglia allargata, con ruote che girano e cuori che battono al ritmo di un’unica, eterna passione.